ESPERANTO - Cenni pratici sull’esperanto

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L’esperanto è una lingua costruita con regole grammaticali e fonetiche estremamente semplici ed il suo lessico si basa su un piccolo numero di radici appartenenti alle lingue neo-latine con l’aggiunta di alcune altre delle lingue slave, greche e germaniche.

Facciamo qualche esempio:

una radice diventa verbo con l’aggiunta della terminazione i; avverbio se la lettera finale è e; aggettivo con a, sostantivo con o.

Una serie di prefissi e suffissi con significato costante permettono la formazione di una gran parte di parole da una stessa radicale con uno sforzo mnemonico minimo. Ad esempio la parola mal aggiunta ad un’altra parola la modifica nel significato contrario; così granda è grande e malgranda è piccolo. Patro significa padre, aggiungendo ino (femmina) si ha patrino (madre).

Il plurale si fa con l’aggiunta di j, patroj (padri).

Semplificazione delle declinazioni:unico caso l’accusativo reso con la desinenza n, mi vidis la patron (io vidi il padre) per esprimere i complementi oggetto, di movimento, di tempo e di misura.

Esiste un ausiliare esti (essere) e vi sono pochissime forme di coniugazione.

Un unico articolo invariabile la. Accento tonico costante sulla penultima vocale.

La pronuncia di ogni segno alfabetico è invariabile.

Sono molti i corsi di esperanto, tra questi vi segnaliamo il Corso di Esperanto di Carlos Alberto Alves Pereira che si può scaricare direttamente dal sito dell'Autore. E' un corso gratuito ed ha la possibilità di essere interattivo grazie all'uso degli altoparlanti del pc e ad un microfono.

flagoAbbinato a questo corso, se disponibile, vi è la possibilità di avere un tutor che potrà seguire i vostri progressi nello studio dell'Esperanto tramite posta elettronica.

 

Un altro supporto che ci fa piacere segnalare è il Dizionario Di Esperanto curato e realizzato da Dario De Judicibus, qui troverete i links diretti per scaricarli dal Sito dell' Autore

 

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