GORGES du VERDON

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Nei primi del Novecento, un esploratore ( termine ormai in totale disuso ), visitando il Verdon scrisse : '' Ho condotto la mia sete d'avventura verso l'Africa, l'America e l'Australia, ma non vi ho trovato questa luce, questo ambiente, queste atmosfere che trasformano una semplice escursione in un vero e proprio pellegrinaggio alla sorgente della bellezza più pura, in un crogiolo che sciolga i cuori e solidalizza le più durature amicizie. ''

gorges du verdon

 

Siamo in Alta Provenza, terra della Lavanda, dell'Arte e del Mistral sacro vento che nasce in Siberia e precipita qui dopo un viaggio lungo migliaia di chilometri. Qui le montagne si fondono tra il sole della Provenza e un aspetto nordico dando luogo al termine, tutto francese, delle montagne del loisir, del piacere dove è possibile praticare una miriade di sport dal trekking al rafting al canyoning per finire al parapendio.

 

Ma avviciniamoci di più a questa terra e cominciamo a scoprire le sue origini ed a tracciare la sua storia.... laghetto verdon

 

In fondo la storia del Verdon è per molti versi simile a quella della Liguria ed a quella di molte altre terre che si affacciavano su quell'antico mare chiamato Tetide . Il Verdon era, in epoche antichissime, una zona sommersa dal mare. In questo bacino, per milioni di anni, si depositarono sedimenti che costituirono l'altopiano ed il deposito roccioso. Quando il mare si chiuse, per effetto del movimento del Continente Africano, l'altopiano o la piattaforma calcarea venne alla luce. La piattaforma così formata fu sottoposta all'azione incessante dell'erosione del fiume Verdon che scorreva alle pendici. Nel frattempo ( si fa per dire ) le rocce continuavano lentamente ma inesorabilmente ad alzarsi, mentre il fiume manteneva intatta la sua quota di scorrimento.

 

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Così è rimasto per qualche milione di anni sino a quando Alfred Martel, nel 1905, su incarico del governo, esplorò questi Canyon. Prima di lui tentò la stessa impresa nel 1896, con scarso successo, Armand Janet. Martel ebbe più fortuna e fu più intraprendente del suo compagno di avventura, Isidore Blanc maestro della scuola di Rougon, nel divulgare questa straordinaria terra. Il Touring Club Francese, fu tanto riconoscente a Martel da intitolargli uno dei sentieri più belli e selvaggi del Verdon : il Sentiero Martel.
  

Se ci incamminiamo, però sino al Point Sublime, sulla sommità esposta al vento del Mistral, potremo scorgere una piccola epigrafe... epigrafe

 

Il Fiume Verdon, l'artista di questi canyon, nasce a circa 2500 mt di altitudine tra il Col del Sestriér e il Passo du Mèleze ed il suo particolare colore è dovuto alla presenza di fluoro. Qui viene chiamato ' Il Dio Verde '.